Back To The Future – SUB 600T

Oggi ci immergiamo non solo nella bellezza del SUB 600T Pacific Blue, ma anche in una sorta di operazione “Ritorno al futuro” in puro stile anni Ottanta per dare un’occhiata più da vicino alle edizioni non limitate di questo iconico modello con cassa in acciaio. Non stiamo riscrivendo la storia del DOXA SUB 600T, ma ne stiamo scrivendo una nuova in tipico stile DOXA. Ancora una volta, DOXA è riuscita sapientemente a creare un ponte tra passato e futuro. Un ponte che incornicia il paesaggio mentre guardiamo verso l’orizzonte dove il sole risplende, naturalmente, nel glorioso colore DOXA arancione sfavillante. DOXA è la società che ha letteralmente inventato il genere dell’orologio SUB con quadrante arancione, ma guardando meglio scoprirete una miriade di colori: DOXA esce dagli schemi con un’ampia gamma di quadranti dalle tonalità vivaci. Perciò, indossiamo gli occhiali da sole (o meglio, le maschere da sub) e rilassiamoci nelle atmosfere dell’estate indiana con il SUB 600T.

 

Il SUB 600T originale, introdotto nel catalogo DOXA dell’era Aubry del 1982, era famoso per essere il top in fatto di tool watch per sommozzatori professionisti e di recente è stato riportato alla ribalta da DOXA con una frizzante ventata di novità.

I riferimenti allo stile anni Ottanta presenti nella riedizione del SUB 600T celebrano lo status di questo modello cult. Così come la mitica trilogia cinematografica “Ritorno al futuro” definisce senza ombra di dubbio gli anni Ottanta attraverso la moda, i suoi personaggi eccentrici e i viaggi nel tempo, analogamente la riedizione del DOXA SUB 600T cattura le atmosfere straordinarie, accese e vivaci di quegli anni. Dopo tutto, i colori appariscenti sono un requisito essenziale per qualsiasi orologio da immersione professionale. I tipici elementi di successo degli anni Ottanta tornano con la stessa forza in questo sub squadrato e angolato, che si staglia con orgoglio al polso con tutto lo stile e la sicurezza di una vera icona. Dettagli quali gli indici maggiorati a "denti di squalo” al 12, 6 e 9, il marchio DOXA, minimalista e dal particolare aspetto decentrato, l’elegante angolazione della corona avvitata al 4 e gli indici delle ore maggiorati contribuiscono tutti a far risaltare il quadrante, indipendentemente dal colore scelto. Noterete che la lancetta delle ore è sensibilmente più piccola rispetto al modello originale. Anche questo è un elemento classico di DOXA: creare strumenti da immersione pratici e leggibili in grado di catturare l’attenzione anche una volta riemersi in superficie. Chi dice che la bellezza è solo apparenza?

 

Il lume sul quadrante arancione del DOXA ‘Professional’ si illumina leggermente di verde durante il giorno grazie al brillante (nel vero senso della parola) rivestimento Super-LumiNova C3Ò. Se amate le tonalità arancioni del ‘Professional’, allora perché non andare fino in fondo, abbinando il cinturino in caucciù arancione per un look che non passerà di certo inosservato? Naturalmente, il classico bracciale senza tempo in acciaio inox DOXA con chiusura “flip-lock” ed esclusivo logo “pesce” è disponibile con tutte le caratteristiche utili per i sommozzatori e le funzioni specifiche per le immersioni che ci si aspetta da DOXA, ma è sempre possibile abbinarvi praticamente qualsiasi cinturino grazie alla larghezza di 20 mm delle anse…

 

Nel SUB 600T la “T” sta per “Taucher”, termine che in tedesco significa sommozzatore. Il quadrante ospita dettagli che lo distinguono dalla versione originale vintage che potrebbe ormai aver fatto il suo tempo...oh, scusate; non ho saputo resistere. Innanzitutto, sulla lunetta le misure sono espresse in piedi, non in metri come nell’originale. Poi, il testo piccolo è al 6. La dicitura “T SWISS MADE T” è semplificata in “SWISS MADE” a causa della mancanza di trizio sul quadrante, che invece era presente nell’originale. Questa estetica lievemente modificata contribuisce senza dubbio alla chiarezza. DOXA non permette allo stile di compromettere la sostanza, ma si concentra su entrambi gli aspetti ed è famosa in tutto il mondo proprio per questo.

 

Vagliare tutte le possibilità disponibili in termini di colori e combinazioni delle edizioni non limitate creerà dipendenza, ma statene certi: esiste la tonalità giusta per tutti. La vasta scelta alla quale siamo ormai abituati include: Professional (arancione), Divingstar (giallo), Sharkhunter (nero), Caribbean (blu marino), Searambler (argento), Aquamarine (turchese) e, ciliegina sulla torta, il sorprendente modello dall’algida bellezza Whitepearl. Aggiungete al mix (della torta) entrambe le opzioni per la lunetta e le due versioni disponibili per il cinturino: avrete solo l’imbarazzo della scelta!

 

Questi altri modelli usano una versione leggermente diversa del rivestimento luminescente: Super-LumiNovaÒ BGW9, che si illumina di bianco candido durante il giorno e in condizioni di scarsa luce assume una tonalità blu molto bella. Si tratta di una scelta sottile ma raffinata, che non ostacola in alcun modo le prestazioni. Un elemento classico di DOXA: con la testa sott’acqua, ma sempre nel modo più congeniale. I particolari della lunetta riprendono la colorazione specifica del quadrante scelto ed è possibile portare quest'accoppiata a un livello superiore aggiungendo il cinturino in caucciù del colore abbinato. In tema di ticchettio, ecco il movimento Sellita Calibre SW200 che soddisfa tutti i requisiti: Swiss Made, affidabile e facile da sottoporre a manutenzione. Cos’altro chiedere di più?

 

Come potete vedere, grazie alla qualità e all’impatto del SUB 600T che ci permettono di tuffarci in tutta sicurezza a una profondità di 600 metri, siamo totalmente #indoxacated e chissà, se inizierete a usare gli hashtag #yourcalltoadventure e #indoxacated, potremmo trovare la vostra foto e mostrarla qui sul B-LOG ufficiale di DOXA.

 

Quindi, indipendentemente da dove vi porterà la vostra avventura acquatica questo autunno, assicuratevi di allacciare bene il vostro DOXA SUB 600T per un tipo diverso di viaggio. Perché, come dice Doc Brown in Ritorno al futuro: “Dove stiamo andando, non c’è bisogno di strade!”